Meglio di cento commenti. Classifica sostanzialmente giusta: il Cuniggiu è rimasto al comando del campionato per circa 17 giornate, grazie anche alle numerose debacle delle inseguitrici che hanno continuato a mangiarsi punti tra loro. Fossimo stati più cinici ed organizzati il divertimento dell'ultima palpitante giornata sarebbe stato
meno. Perdere il primo posto a causa di un attacco influenzale pandemico (per quanto endemico nel Cuniggiu) sarebbe stata davvero una beffa. Detrattori e malelingue potranno certamente affermare, non senza ragioni, che il Cuniggiu ha vinto poche sfide con le dirette inseguitrici; per quanto vero, è difficile vincere tutte le partite di un campionato, specialmente quando, con una partenza sprint come la nostra, ci si trova nella parte della lepre e non del coniglio, con gli occhi di tutti concentrati sui biancorossi. Solo così si spiegano i risultati assurdi delle avversarie, quasi mai capaci di approfittare delle pesanti sconfitte patite nel girone di ritorno (4 contro le due del girone di andata).Tifoso biancorosso dopo il terzo ko consecutivo impartito ai Cuniggiu dal Guaranà
Apprezzabile ad ogni modo lo stile corsaro del Coniglio: 7 delle 12 vittorie totali sono state ottenute fuoricasa. Il prossimo anno sarà meglio lasciar stare le praterie sconfinate del CadeRissi, più adatte a podisti che a calciatori amatoriali.
Lo spirito corsaro del Coniglio: visibilmente sorpreso
Unica squadra del girone a non aver pareggiato nemmeno una partita: o tutto o niente (Aut Caesar, Aut Nihil). Miglior attacco del girone (errata corrige: vince il S Erasmo con il 9 a 3 sullo Zenit: ne avranno fatto almeno uno di cucchiaio?): forse anche del campionato (no!), ma bisogna aspettare la fine di tutti i raggruppamenti per dirlo.
Un risultato notevole considerando che ad agosto la "squadra" era composta da 5 giocatori; ma ogni crisi nasconde sempre una possibilità di riscatto, proprio come è successo agli Atlètici. Ardite manovre di mercato, magari poco ponderate a volte, hanno permesso di assemblare una rosa piuttosto eterogenea, comunque in grado di disputare un campionato. La panchina lunga ha creato notevoli problemi: spiace molto che alcune avventure siano terminate sul nascere. Onore al President: ha mentenuto la rotta prefissata, gettando il cuore al di là di ogni ostacolo.
Real Pignolo vs Atlètico Cuniggiu 4-6
Una partita da primo/quarto posto: sembra assurdo, ma è la verità. Vincere o perdere questa partita cambiava enormemente le sorti del campionato. Una volta esaurito l'enorme vantaggio iniziale, le inseguitrici hanno fatto sentire più che mai il fiato sul collo del coniglio, superandoci solo per una giornata. A conti fatti è stato meglio così: se avessimo avuto una sola, grande avversaria, probabilmente non saremmo riusciti a mantenere il primo posto. L'equilibrio sostanziale tra le prime quattro del girone ha permesso ai Cunies di gestire un vantaggio praticamente irrisorio nelle ultime tre giornate. Tappa fondamentale è stata la vittoria epica contro il S. Erasmo: una partita che non dimenticheremo mai tanto facilmente ( e credo nemmeno loro).
Luogo dell'incontro: Begato 9
Come appare Begato 9 agli occhi di un Cuniggiu
Un impianto senz'altro avaro di soddisfazioni per i Cunies: una sorta di S.Elia.
La formazione in campo:
1 Marco Montagnoli
Quanto so' bravo!
2 Daniele Delfino
55 Max Giulianelli
4 Giampiero Massa
10 Arman Khazali
7 Ivan Soracase (aiutato dallo spirito di Zeno Zone)
3 Federico Costantino
23 Andrea Fasciolo
5 Michele Saldo (a tifare da Imperia)
Il Presidentissimo Giulio Rocchi (6)
Una passione comune tra i presidenti di calcio
A presto per l'attesa Iconocronaca