giovedì 30 dicembre 2010

Inizia l'anno del Coniglio (per il calendario cinese)

Il prossimo sarà proprio l'anno del Coniglio, almeno stando al calendario cinese. Il Cuniggiu andrà a sostituire la Tigre ("Tiger, Tiger, burning bright"...grande William Blake).

Non è proprio un gioco di Parole

Solo per caso possono nascere le più belle perle del giornalismo mondiale: eccone un assaggio.

mercoledì 29 dicembre 2010

Giochi di Parole

Su segnalazione del grande Paolo Attivissimo ecco un esempio molto raffinato di comicità inglese. Ricorda molto lo sketch dei Monty Python sul pappagallo morto; cambiano solo i soggetti in questione.

Unnecessary Force, the Trailer

Il trailer a più alta risoluzione di questo raffinatissimo film del 2006 è visibile, per gli utenti facebook, all'indirizzo di Phthonos Theon. Di seguito la versione renderizzata in un formato, ahimè, meno performante.


domenica 26 dicembre 2010

Unnecessary Force (MiraMax 2006)

Prossimamente su questi schermi un film del 2006 acclamato dalla critica, ma forse sconosciuto al grande pubblico: Unnecessary Force. Ecco la locandina!


Uno su un Milione

Bad Day

Mi raccomando: non segnalatelo a Studio Aperto.

giovedì 23 dicembre 2010

Gli Auguri dell'Atlètico ai Suoi Fan

In questi giorni di festa tutti i giocatori della squadra sono stati precettati per girare alcuni spassosi video natalizi da dedicare ai nostri fan. Controllate fin d'ora quali saranno i protagonisti in campo!

sabato 18 dicembre 2010

Un altro grande intervento di Mark


Il nostro eroico portiere Marco Montagnoli, capace di sfidare per tutto l'inverno il gelo e la solitudine dell'area di rigore, ha conquistato ieri tutti i trofei d'oro del gioco "Ingegneri Prigionieri". Per ottenere l'ambito platino non manca che affrontare l'ultima prova della laurea magistrale in Ingegneria Elettrica, l'appello di Laurea.


Marco in panchina: un evento

Appena avremo le date ufficiali e il campo di gara non mancheremo di comunicarveli: il tifo non dovrà mancare.

Paris Giulio paparazzato

Congratulazioni anche al nostro presidente che con il 30 di Psichiatria si appresta a vincere il ScareCrow award 2010.











giovedì 16 dicembre 2010

N.T. Rimessa vs Atlètico Cuniggiu 1-6 (L'Armata RossaBianca vince ancora)

Giocare a S.Cipriano non è mai una passeggiata: l'anno scorso le botte dei cari amici dell'All Friends Grondona (la squadra simpatia dell'AICS), quest'anno le sferzate del generale Inverno.

Nella foto, Montagnoli e Giulianelli in cerca di una red bull in quel di S.Cipriano (Bimbo è a bordo del suo inseparabile tauntaun Giulio, che mostra fiero la nuova pettinatura  )

Date le condizioni climatiche si preannuncia una partita a forte rischio infortuni; è per tale ragione che il Cuniggiu si presenta all'appuntamento senza cambi, con soli sei effettivi, sette contando il Presidente (scherzo, ottima prova del Giulio nazionale, senza acuti, ma senza nemmeno una sbavatura: tornerà il trattore della fascia destra o, se volete, l'Imperatore della Sacra Cuniggia Fascia d 'Occidente).

La Cronaca


I magnifici sette di questa serata, in ordine di appello, sono: 
Montagnoli, 1 Marco grazie, 
Delfino (capitano per una notte), 2 Daniele grazie, 
Giulianelli, 55 Massimo grazie, 
Rocchi (l'ultima volta che partiva titolare il Genoa giocava col Pizzighettone, ahhh, bei tempi), 6 Stefano, ehhm, Giulio grazie, 
Massa, 4 Giampiero grazie,
Costantino (the Emperor), 13 Federico grazie,
Soracase (in questa serata futuro Jack Bauer, 24 reti totali per lui, unbelievable), Ivan 7 grazie


Partenza convincente del Cuniggiu che dopo soli tre minuti passa in vantaggio con un incredibile gesto tecnico di Soracase; dopo aver ricevuto palla da Giampy, Ivan scarta in velocità due avversari e, tanto per farsi volere bene, decide di segnare di rabona.

Ecco Ivan mentre esegue la rabona che porta in vantaggio i Cunies; oltre all'eleganza del gesto notate le scarpe che indossa! Ora ci credete che era freddo?

Ivan,  in questa foto sulla destra, prima di segnare al terzo minuto il gol di rabona, prova alcuni passi della Kalinka (estremamente propedeutici); riuscendoci vince, come potete vedere, la Balalaika Hero, l'ultimo supporto dell'Activision per PlayStation Portable


Il vantaggio regala convinzione ai rosso-bianchi che da quel momento in poi entrano sostanzialmente in stand-by. Pochissime giocate, rari due passaggi consecutivi: palle lunghe e pedalare; questo il motto del primo tempo. È da pedalare c'era pure poco date le dimensioni del campo, più simile a un ring che ad un terreno di gioco per calcio a sette.

Immagine area del campo di S.Cipriano risalente a Febbraio 2010: Delfino, completo rosso, riceve un buffetto dall'attaccante dell'All FRIENDS Grondona. In ricordo e in onore dei nostri fratelli dell'All FRIENDS un omaggio musicale





Dato che la partita latita dal punto di vista delle emozioni, nonostante la verve dei biancoverdi, Delfino e Giulianelli intrattengo il folto pubblico accorso a S.Cipriano con una serie di gag da antologia.

Simpatico DVD in omaggio per il quinto iscritto a questo blog (scusa Andre, in quanto secondo ricevi la mia stima e un caffè pagato) con i migliori sketch del duo difensivo-comico, le puntate della stagione zero di It's the mind e la prima stagione di Robot Chicken (per chi non conoscesse Robot Chicken, ecco uno spezzone dello speciale di Natale di quest'anno, puntata 5.00)



La scena più bella, però, si svolge nella metà della seconda ripresa: rimessa dal fondo di Giulianelli per Delfino che lascia scorrere la palla oltre la linea di campo, stoppa la palla, si ferma, nota che lo guadiamo allibiti (avversari compresi), abbozza una risposta piccata, finalmente si accorge che la linea di fondo è terminata mezzo metro prima e infine si illumina con un sorriso degno dello stregatto. Una scena impagabile: grazie Dany.

Il sorriso di Dany


Torniamo alla cronaca dei primi 25 minuti. Ivan continua il suo assalto personale contro il Rimessa e trova il raddoppio. Ricorda tanto Bimbo a Battlefield quando si lancia in attacchi solitari verso le postazioni M-Com nemiche. L'N.T. non ci sta e prova più volte ad accorciare. Il trio difensivo Mark, Dany e Massy, non glielo consente però (da ricordare due tackle di Giulianelli, tanto spettacolari quanto dolorosi nel post partita; avessimo giocato sul cemento... bha.)

La prima frazione termina due a zero: tanta confusione e poche azioni manovrate (e di ciò chiediamo scusa a Giampy, nonostante si sia divorato il terzo gol, e all'Imperatore Costantino).

Consapevoli delle nostre lacune, il secondo tempo parte comunque nel segno di Ivan che, stanco dei soliti luoghi comuni sull'ignoranza dei calciatori, spiega a tutti, con una punizione storica dalla trequarti, un po' di meccanica dei fluidi, concentrandosi sull'effetto Magnus.



Ivan ce l'ha raccontato così negli spogliatoi, imitando la voce di Piry, sempre presente con noi ,almeno nello spirito:
L'effetto Magnus, scoperto da Heinrich Gustav Magnus (1802-1870), è il responsabile della variazione della traiettoria di un corpo rotante in un fluido in movimento. Esempi tipici di tale effetto sono dati dai colpi in topspin nel tennis ed i tiri "a effetto" nel gioco del calcio: colpendo la palla "di taglio" il calciatore le imprime una rotazione sull'asse che determina la più o meno accentuata (è funzione della velocità angolare) incurvatura della traiettoria, capito, chasse fuitè...
Forti del vantaggio maturato, la palla comincia a circolare con maggiore audacia in tutti i reparti. Giampiero, Ivan e Fede (e va bene, anche Ciulio), non paghi della lezione precedente propongono un bis: si passa alla geometria Euclidea. I nostri epigoni di Euclide,Talete e Pitagora inventano triangoli di ogni sorta, dimostrando con nonchalanche gran parte dei teoremi più noti.
Uno degli schemi più ricorrenti
 Tanta maestria porta il match verso il sei a zero; sei reti di Ivan che, giungendo a 24 realizzazioni in campionato sblocca la modalità Jack Bauer.


C'è ancora tempo per un gol incredibile mancato dall'Imperatore Federico e per un salvataggio su punizione tanto eroico quanto inutile del 55 (sul sei a zero chi me lo ha fatto fare, non sentivo più i reni); visto che tanta gloria non mi arriverà più, mi dedico la locandina celebrativa del salvataggio e una canzone a tema.


Ignoranza pura
 Locandina celebrativa dei tre interventi difensivi di Giulianelli
Rimane da raccontare una grande parata di Marco nel finale, oggi stranamente solo Marco, non BatMark, non Two Face...al limite Bimbo.

Salutiamo con gioia il primo posto in classifica con 5 lunghezze sulla seconda, il ritorno sui campi del presidente Rocchi e l'imbattibilità in questo scorcio di campionato; sino all'undici gennaio questi primati, comprensivi del capocannoniere dello Zonale (bravo Ivan), non ce li toglie nessuno.
Ultima cosa: non perdete la DLC di Uncharted 2 che introdurrà al terzo capitolo della grande saga targata Naughty Dog; si intitola "Nella Tana del Presidente" ed uscirà subito dopo Natale. Nathan Drake dovrà aiutare Giulio Rocchi a trovare un campo per i nostri allenamenti.

Speriamo di non finire ancora una volta in Tibet o a S.Cipriano, che è la stessa cosa. Cinque le reliquie insolite da trovare per il trofeo d'oro: 2 cappotti, 1 bicicletta, 1 microfono e il menù dell'ultima cena con Simon (quale, direte voi...sarà una sorpresa). Come ennesima prova di affetto verso i miei pazientissimi lettori, ecco la 14esima puntata di "It's the Mind" (la più licenziosa mai realizzata fin adesso); spero colga il segno.


Non perdete i prossimi post di Maethodik e pazientate per quelli del suo rivale musicale, Lord Zero Kelvin.



Buon Proseguimento. Saluti al nostro nuovo follower Andrea Garino e non mancate domani alla Laurea delle Lauree: quello di Laurenzio.

Max 55

venerdì 10 dicembre 2010

Maethodik's Corner - Crystal Castles – Crystal Castles

A distanza di 2 anni dal disco di esordio del 2008 (Crystal Castles) i Crystal Castles pubblicano l'attesissimo seguito, e dopo mesi di dubbi decidono di chiamarlo Crystal Castles. Mi sembra di vedere Homer  seduto al tavolo del casinò che continua a chiedere “Carta, carta, carta, carta, carta”. Sarà anche stata una tattica per disorientare i pirati del web (sicuramente non il nostro caso), o forse un più rapido ctrl+c e ctrl+v.

N.B. non è la copertina dell'album recensito

Appurato che questi due Canadesi non brillano in quanto a fantasia, almeno sopperiscono col talento. Presupponendo ancora in vita la cantante-folletto (bassina, magrolina, pazzoide, dai dubbi gusti sessuali, ma soprattutto deve tirare su come poche), il futuro è tutto loro.
Via di mezzo tra Adult e Justice, fanno dell'elettronica 8-bit il loro marchio di fabbrica. Se poi si aggiunge che i loro live sono eventi eccezionali in cui la nostra amica Vorwerk dà il meglio di sé, sfondando attrezzature e prendendo a pugni steward e fans..
Ma non divaghiamo e torniamo a quello per cui (non) sono pagato.
L'album si snoda tra 14 tracce ricche di adrenalina, roba da calcagnate nelle gengive.
Dopo la intro Fanting Spells che lascia intendere il tipo di suono disturbato che incontreremo, arriva Celestica, traccia che non ti aspetti da questi due deviati. Dolce, con una voce di Alice Glass (soprannominata dagli amici “Flachi”) capace quasi di intenerire, cosa davvero rara. Celestica, come gran parte delle tracce, è fedele alla cassa dritta.


Neanche il tempo di pensare: “Oh, checcccarini!” che parte Doe Deer. E sono dolori. Timpani che implodono causa suono violento e volutamente distorto. Ok, ora sono loro.
Segue Baptism, roba da far incrinare i buoni rapporti col vicinato. Sfido chiunque a tenere basso il volume durante l'ascolto. Della serie, alle morbide Fruit Joy, tu resistere non puoi. Devi, devi, devi, devi, devi, masticar. La palla (da basket, restando in tema) passa a Year Of Silence, presa in prestito previo inacidimento da Inní Mér Syngur Vitleysingur (non ho pigiato a caso sulla tastiera à la Ray Charles) di quel mattacchione di Jonsi e la sua combriccola.
Pausa, arriva Empathy. Canzone davvero azzeccata che ha la funzione di rilassare i timpani prima di Suffocation. E la testa ricomincia a ciondolare a tempo di musica. Violent Dreams passa senza che te ne accorgi, nella sua piattezza di mezza canzone buttata lì.
Ed ecco Vietnam. No, Skipper e Kowalsky, non sono altre mappe di Battlefield, ma una canzonetta elettronica che ti piglia. La traccia numero 10 risponde al nome di Birds, caratterizzata da quel strano rumore looppato che ti vien da pensare: “Maccheèstaroba?” ma che in realtà funziona.
In perfetto stile Crystal Castles, Pap Smear è stato il primo singolo e anteprima dell'album Crystal Castles. Ok, avete capito. Ma non si sa mai.
E poi, eccola. Colpo di fulmine. Not In Love è una di quelle canzoni che so che mi accompagneranno per anni, Maya permettendo. Consiglio comunque la versione appena uscita cantata da Robert Smith (Cure, ricordate?).



Intimate ripercorre la strada tracciata da Baptism, con grande piacere, nel frattempo, dei legali dei vostri vicini. Ve lo dice un amministratore, mica un ingegnere. Per finire troviamo I Am Made Of Chalk, traccia di difficile lettura. Insomma = 1/(Moccia).

Conclusioni.
Rispetto al primo album Crystal Castles, questo Crystal Castles dei Crystal Castles (e daje) ha fatto un passo verso il pubblico, risultando relativamente più addolcito e fruibile. Rimane comunque alto il tasso di adrenalina: se durante l'ascolto vi viene voglia di entrare in tackle violento, magari su un vostro compagno di squadra, non preoccupatevi. Qualcuno ci ha pensato prima di voi. Scusa Michi.

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Maethodik

mercoledì 8 dicembre 2010

Cunniggiu vs CSKA Trofia 5-4 - L'anticalcio ha vinto? Salute a chi ha perso!

Questa volta sarò caustico anche nei confronti degli avversari, non tanto per averci definito "l'anticalcio", cosa di cui avevano diritto dopo il nostro secondo tempo, ma per l'atteggiamento tenuto durante tutto il match: soprattutto le sceneggiate,quelle proprio non le ho mai rette. Posso capire che l'irriverenza di Ivan in campo porti anche i più miti  all'esasperazione, ma il fatto che in questo scalcinatissimo torneo di amatori, ragazzoni alti 1,80 urlino così dopo essere stati appena toccati (video successivo), giusto per farsi fischiare un rigore da arbitri annoiati ed ammareggiati per aver perso la champions in tv, questo non lo digerisco (le Trofie invece, specialmente al pesto, quelle sì).

Il numero 9 avversario prima urla disperato, poi si guarda con circospezione in attesa del giudizio arbitrale


La Cronaca




Primo tempo nel segno del solito bomber Soracese, che termina  la prima frazione segnando tre gol (18 in totale, anche se sarebbero 17 in realtà, povero Giampy) e realizzando un assist per l'imperatore Costantino (il nostro vicecapocannoniere con 3 reti).

Zero Zeno Zone, nel primo tempo in panchina, si diverte a disegnare il primo gol di Ivan: sei dribbling in 20 metri. La pratica della patente A è solo una formalità per lui.

Sul tre a zero, una disattenzione a centrocampo propizia il contropiede avversario. Con cinismo il CSKA trova un gol insperato. La diarchia d'attacco Soracase-Costantino porta il Cuniggiu ad allungare ancora una volta. Ma sul 4 a 1 una sbavatura difensiva permette al 9 del cska di presentarsi davanti a Mark; il 55 del Cuniggiu interviene sulla palla da (in modo piuttosto pulito peraltro anche se da tergo).  L'onestissimo avversario urla di dolore (probabilmente una citazione tratta dal film "Corvo Rosso non avrai il mio scalpo"), e simula una caduta innaturale.


La Caduta non passa certo inosservata e l'arbitro, confortato da una giuria composta da Inzaghi, Krasic e Robinho, premio il cska con un rigore.


Il primo tempo termina perciò 4 a 2. Nella seconda frazione il mitico Zcubo Kappel rileva Giulianelli; Fede si sposta in difesa con l'Illuminato Capitano Saldo. Primi minuti difficili per il Cuniggiu, che comincia una lenta, ma progressiva involuzione sul piano del gioco. Marco inanela una serie di miracoli ,piuttosto interessante dal punto di vista statistico, e riscatta in poco meno di un quarto d'ora tutti i peccati (spesso veniali) commessi  nelle scorse partite: si tratta di Indulgenza Plenaria.

Attestato di Indulgenza Plenaria: simpatica strenna natalizia per i fan di Bimbo


Nonostante tutto, il Cuniggiu imbastisce ancora due o tre azioni degne di nota: una di queste permette al grande Zeno, in arte Kappel, di realizzare la quinta rete del match (assist di...Ivan). Sul 5 a 2 la partita avrebbe dovuto perdere significato. Ma noi amiamo la suspance. La mancanza di ricambi e lo stato fisico altalenante della squadra permettono agli ospiti di accorciare sino al 5 a 4. Fortunatamente, come accennato in precedenza, "BatMark Rises" e difende il risultato con... "agilità e in un attimo e qua proprio qua...ci piace BatMark ci piace com'è" (Cristina D'avena ne detiene comunque i copyright).

 BatMark Rises


BatMark esce con sicurezza ai limiti dell'area (che è Caderissi si nota per la scarsa illuminazione)

Pertanto, con il gol partita siglato all'inizio del secondo tempo da Zen Kappel, le mitiche parate di Marco e l'ottima prova difensiva di un sacrificatissimo Lamos Lagorio (lodevole la sua prova in un settore di campo che non gli è congeniale), senza dimenticare la grande prestazione del nostro brocker di centrocampo, il numero 4 Massa (a due reti in questo campionato), il Cuniggiu consolida la prima posizione nel girone C del Campionato Zonale.

Per festeggiare, avvicinandosi Natale, vi regalo due spezzoni tratti dall'episodio 11 di "It's the Mind", una serie tv autoprodotta che potremmo ribattezzare "Mai dire YouTube": il primo è in onore di BatMark, il secondo omaggia  David Caruso di CSI Miami (imitato dall'irriverente Jim Carrey durante il David Letterman Show) e il grande Leslie Nielsen (recentemente scomparso).

Buona Visione

"Sono le parate che definiscono chi sono"



Non perdete nei prossimi giorni il nuovo post di Maethodik, il guizzante (è Delfino) critico musicale che ci onora con le sue recensioni.

Max Giulianelli 55



mercoledì 1 dicembre 2010

L'angolo di Maethodik - Musica in Campo - Mr. Meeble

No. Non li batto quasi mai i corner. L'area avversaria mi fa venire l'orticaria, è la mia kriptonite. In realtà, il caporedattore Massimo Giulianelli mi ha concesso l'onore di aprire una rubrica musicale all'interno del suo pluridecorato e spassoso blog. Dopo i doverosi ringraziamenti per l'interesse dimostrato (finalmente qualcuno mi caga), passiamo ad una breve introduzione della rubrica stessa.
L'intenzione è quella di presentarvi alcune chicche altrimenti passate inosservate. Sarebbe troppo facile e per me poco appagante disquisire del talento musicale di artisti sulla cresta dell'onda. Solita storia per cui si tifa per i più scarsi perché, poverini, ci fanno pena (o perché ci immedesimiamo in loro). L'impegno lo prendo sul serio, e confido nel futuro di avvalermi della collaborazione del Presidentissimo. Ti aspetto.

By the way, in attesa di tornare al presente (alla faccia di Michael J. Fox, peraltro temuto avversario ormai da anni) cominciamo l'excursus con un album del 2008: “Never Trust The Chinese” dei Mr. Meeble, gruppo d'oltralpe che meriterebbe un occhio di riguardo.

 La copertina dell'album

L'album si presenta come un mix di atmosfere raffinate, ritmi break-beat tipici del Trip-Hop, riff elettronici. Un mix davvero azzeccato che trascina l'ascoltatore per l'intera durata del disco, senza alcuna caduta di stile. Proprio su questo vorrei soffermarmi: spesso e volentieri ascoltando un album mi ritrovo a premere il tasto skip più volte. Non questa volta.
La traccia di apertura, Fine (sembra quasi un'antitesi), lascia subito ad intendere di che pasta sia fatto il resto dell'album. Batteria e basso in primo piano, voce riffata. Il suono ci garba.
Segue Raindrops. Al primo ascolto pensavo: “Che figata, ma 'sto ritornello l'ho già sentito”. Beh, non ci voleva molto a darsi una risposta. Marzullo sarebbe orgoglioso di me.


Dopo la parentesi decisamente elettronica di Cultivation Of The Imagination arriva Dragonfly, una delle tracce più riuscite (e di facile ascolto) dell'album.


It All Came To Pass è probabilmente la mia preferita. Suoni più minimal e profondi, atmosfere cupe e voce malinconica. Insomma, roba da abuso di barbiturici. Ma con gran classe.
Con Everything Is Good (Part. 1), restando in tema, non ci sganasciamo certo di risate; classica musica che dici “ebbeh, quindi?” ma che poi ti avvolge e ti prende come poche.
A Ton Of Bricks e I Feel Through seguono l'iter intrapreso, sempre ad alti standard.



Poi arriva Everything Is Good (Part. 2). Sempre odiato le canzoni divise in parti. Viene sempre da pensare che una sia un sottoinsieme mal riuscito dell'altra, aggiunta solo per aumentare il minutaggio. O fai un'unica suite o mi metti l'ansia. E' matematico. Invece, ne esce un piccolo capolavoro. Provare per credere.
Until I Grasp This Second al primo ascolto sembra fungere da anticamera a 100 Pills, salvo poi brillare di luce propria. La traccia seguente è la mia preferita. L'avevo già detto? Vabbè, concessione artistica. Tipicamente Trip-Hop, porta malinconia, ma con quel mezzo sorriso che ti convince che in fin dei conti tutto andrà al suo posto. Seghe mentali a ripetizione. Unico neo, forse, è la ridondanza dell'ultima parte
Dulcis in fundo, Forget This Ever Happened. Qui ci abbandoniamo a lidi ambient, bpm nulli. Solo suoni evocativi, pad e piano. E funziona. Perfetta uscita per un album che non può mancare alla vostra collezione di mp3 regolarmente acquistata su iTunes. Bravi ragazzi.
Recentemente sono stato contattato dalla band per aiutarli ad organizzare una tappa del loro tour da queste parti. Se a qualcuno interessa o ha suggerimenti e agganci, siete i benvenuti.

Per il prossimo appuntamento mi ripropongo di convincervi a dedicare del vostro tempo ai Crystal Castles. Complice l'aumento dei ritmi mi auspico di vedervi sculettare davanti al vostro lettore hi-fi (ebbene sì, sono un vojeur).
A' la prochaine.

Maethodik (2).


NDB (Nota del bloggatore): recensione stupenda. La passione con cui Maethodik (il mitico difensore Daniele Delfino)  ha descritto l'album dei Mr. Meeble, costringe all'ascolto di questo album. Dopo l'acquisto su iTunes ecco il link ai file mp3:

Sampdoria vs PSV Eindhoven in breve - Prossimi impegni di coppa

Per Gasparin è stata la partita del secolo, inferiore solo al famoso Italia-Germania, per Mimmo Zio Fester il Pirla Di Carlo, Sampdoria perfetta per 90 minuti, peccato solo per il finale, per Garrone squadra al completo e al meglio delle sue possibilità. 
Ecco un breve riassunto del match, per chi ,malauguratamente, non l'avesse visto.


Ecco i prossimi impegni di coppa.

Piacentina.