Atlètico Cuniggiu - Mediolevante 2-4
Atlètico Cuniggiu - Real Pignolo 1-6
La serie tv che dà il titolo al Post è più azzeccata di quanto possiate credere: il protagonista di questo ottimo medical drama (una sola stagione, 18 puntate) è l'attore Cliff Curtis, soprannominato nella finzione scenica Rabbit.
Rabbit (el Conejo)
Il Trauma non nasce tanto dall'aver scoperto di essere battibilissimi, ma dalla facilità con cui la squadra è stata capace di perdere la convinzione nei propri, se pur limitati, mezzi.
Due partite al limite dello squallore con un denominatore comune: la pochezza fisica e mentale. Ormai tutti sapranno che i secondi tempi al Ca de Rissi ci sono fatali; se si considerasse solo la ripresa delle partite casalinghe avremmo dieci punti in meno.
La cosa grave è che tale deficienza non si può addebitare solo ad una mancanza di allenamento, cosa alla quale si potrebbe facilmente porre rimedio: manca completamente il gioco.
E non mi va troppo bene sentire che qualcuno attribuisce le colpe della situazione ad una persona sola: così diventa tutto molto semplice, ma non è così. Col Mediolevante abbiamo palesato tutti i limiti della nostra squadra: forse anche nella partita prima dove, con l'ultima in classifica, non siamo andati oltre il due a uno. Da qui a fine anno senza partite di allenamento il gioco sarà sempre quello visto sino ad ora: per questo la colpa è di tutti.
Si perde e si vince tutti insieme: trovo colpevole ed assurdo che a metà di una partita la squadra tiri i remi in barca perchè il risultato non è positivo come al solito. Si deve correre sempre e comunque: l'esempio è Andrea (23), almeno sino a che non entra in berserksgangr.
Tanto per essere chiari: in quest'ultima partita Ivan non era lucido come al solito e la passava meno del solito. Ma non si possono addurre scuse del genere per spiegare una tale debacle. Il centrocampo non ha funzionato affatto e, a un certo punto, il golpe.
"Tu non la passi e noi non corriamo": fantastici. Gli avversari non potevano chiedere di meglio, un branco di prime donne che si insultano tra loro e non osano fare due passi in più in difesa per protesta.
Col Mediolevante si è capito piuttosto bene che, comunque si disponga la squadra in campo, il gioco non c'è e non ci sarà per quest'anno: alcuni membri della squadra attualmente non superano le due presenze, le amichevoli tra una partita di campionato e l'altra sono ferme a zero. Insomma abbiamo fatto fin troppo secondo me: ora però le paghiamo tutte.
Se tornerà la voglia di divertirsi, forse ne potremo vincere ancora qualcuna: ma se lo spirito sarà quello di martedì scorso, faremo meglio ad indossare tutti la maglia della Samp, ormai emblema di sciagure e sconfitte infamanti.
Tra l'altro in ogni partita non abbiamo nemmeno i ricambi per porre rimedio a situazioni d'emergenza come quelle degli ultimi due match.
Sono convinto che certi bagni d'umiltà siano terapeutici: impariamo la lezione, guardiamo con entusiasmo al prossimo match, ricompattiamo la squadra; di più non si può fare a tre giorni dall'inizio del girone di ritorno.
In questo momento (live blogging puro) c'è Roma-Napoli in tv, perciò lascio ad un secondo momento la cronaca di queste ultime infamanti partite; per punizione mia e vostra inserisco una puntata di It's the mind.
Due partite al limite dello squallore con un denominatore comune: la pochezza fisica e mentale. Ormai tutti sapranno che i secondi tempi al Ca de Rissi ci sono fatali; se si considerasse solo la ripresa delle partite casalinghe avremmo dieci punti in meno.
Non basteranno costumi carnevaleschi per ingannare gli avversari sul nostro stato fisico
La cosa grave è che tale deficienza non si può addebitare solo ad una mancanza di allenamento, cosa alla quale si potrebbe facilmente porre rimedio: manca completamente il gioco.
E non mi va troppo bene sentire che qualcuno attribuisce le colpe della situazione ad una persona sola: così diventa tutto molto semplice, ma non è così. Col Mediolevante abbiamo palesato tutti i limiti della nostra squadra: forse anche nella partita prima dove, con l'ultima in classifica, non siamo andati oltre il due a uno. Da qui a fine anno senza partite di allenamento il gioco sarà sempre quello visto sino ad ora: per questo la colpa è di tutti.
La colpa è del gruppo non del singolo
Si perde e si vince tutti insieme: trovo colpevole ed assurdo che a metà di una partita la squadra tiri i remi in barca perchè il risultato non è positivo come al solito. Si deve correre sempre e comunque: l'esempio è Andrea (23), almeno sino a che non entra in berserksgangr.
Berserksgangr
Tanto per essere chiari: in quest'ultima partita Ivan non era lucido come al solito e la passava meno del solito. Ma non si possono addurre scuse del genere per spiegare una tale debacle. Il centrocampo non ha funzionato affatto e, a un certo punto, il golpe.
Golpo basso
"Tu non la passi e noi non corriamo": fantastici. Gli avversari non potevano chiedere di meglio, un branco di prime donne che si insultano tra loro e non osano fare due passi in più in difesa per protesta.
Complimenti a tutti
Col Mediolevante si è capito piuttosto bene che, comunque si disponga la squadra in campo, il gioco non c'è e non ci sarà per quest'anno: alcuni membri della squadra attualmente non superano le due presenze, le amichevoli tra una partita di campionato e l'altra sono ferme a zero. Insomma abbiamo fatto fin troppo secondo me: ora però le paghiamo tutte.
Se tornerà la voglia di divertirsi, forse ne potremo vincere ancora qualcuna: ma se lo spirito sarà quello di martedì scorso, faremo meglio ad indossare tutti la maglia della Samp, ormai emblema di sciagure e sconfitte infamanti.
Il Comitato Stra-tragico della Sampdoria: cerchiamo di non imitarli
Tra l'altro in ogni partita non abbiamo nemmeno i ricambi per porre rimedio a situazioni d'emergenza come quelle degli ultimi due match.
Sono convinto che certi bagni d'umiltà siano terapeutici: impariamo la lezione, guardiamo con entusiasmo al prossimo match, ricompattiamo la squadra; di più non si può fare a tre giorni dall'inizio del girone di ritorno.
Ehi, siamo ancora primi dopo tutto
In questo momento (live blogging puro) c'è Roma-Napoli in tv, perciò lascio ad un secondo momento la cronaca di queste ultime infamanti partite; per punizione mia e vostra inserisco una puntata di It's the mind.
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