mercoledì 24 novembre 2010

Atletico Cuniggiu - Zenit Sampierdarena 8-3 Vittoria coi Botti (dei tifosi locali)

Un otto a tre è difficile da commentare, per quanto possa sembrare paradossale. Se si guarda il risultato della partita senza averne visto lo svolgimento, si pensa subito al Cuniggiu come ad una corazzata. Non è assolutamente così: come da copione continua la nostra dipendenza da Ivan, attaccante di razza pura, che con 14 gol in appena 3 partite darà filo da torcere ai commentatori dell'AICS.

"Se lo prendo..." sembra dire il monumento ai difensori scartati da Ivan

Parlando con spirito critico c'è ancora molto lavoro da fare: il primo tempo ha evidenziato pecche in difesa (I'm sorry) e lacune a centrocampo, quest'ultime risolte a partire dal secondo tempo grazie ad un maggior feeling tra il quattro polmoni Giampy Massa (oggi a rete) e l'Imperatore Costantino (sostituito nel secondo tempo per una botta al ginocchio). La seconda frazione, più positiva della prima, ha visto nascere una maggiore consapevolezza del collettivo, con un aumento del fraseggio in fase di possesso palla. 
Da salutare con gioia il rientro in squadra del Lamos, subito a segno, dopo un primo tempo completamente dedicato al contenimento.

 La Cronaca per Immagini (Iconocronaca)


Partenza sorniona del Cuniggiu che subisce incautamente la pressione avversaria. Il problema sta tutto nell'incomprensione tra i centrocampisti, una criticità comprensibile, dato il nuovo assetto tattico (l'ennesimo) assunto dalla squadra con l'arrivo del grande Lamos, che da ala votata all'attacco, con inserimenti repentini tra le linee avversarie, si deve trasformare in terzino aggiunto.

In questa foto del 2008, il Lamos che si incunea con rapidità tra le linee avversarie

Dopo poco il dramma...la panchina urla, urla, ma io non ascolto...il cinque...è solo. L'avevo anche visto, ma niente da fare. L'avversario insacca di testa e mette alle spalle di un incolpevole bimbo. Le scuse innanzitutto.



Dovevo intervenire e non l'ho fatto; non era nemmeno l'avversario più alto...mi sarebbe sempre occorso un jetpack, ma non ci sono storie. Temo di essere stato colto dal più classico degli errori da evitare: "tanto c'è Ivan". Non accadrà più.

Montagnoli, sulla destra, minaccia con un perettoide il colpevole Giulianelli

Il gol non scompone più di tanto la squadra che si mette al lavoro cercando il pareggio. Il gioco comunque latita e, data la costante pressione avversaria, l'unico schema possibile è, indovinate un po', palla a Ivan.
Bomber Soracase dimostra molto più coraggio del seguente video e si tuffa tra le linee nemiche con rinnovata testardaggine.


Lo Zenit non spinge a sufficienza per segnare il secondo gol e di ciò approffitta Ivan che al quarto d'ora infila dal limite sinistro dell'area di rigore il portiere avversario. I difensori dello Zenit cominciano ad accorgersi della feralità del nostro numero 7 e cercano di fermarlo in tutti i modi.


Le numerose punizioni autoprocuratesi stuzzicano l'appettito dell'Ivano nazionale: le porte di Villa Gavotti si potrebbero prestare benissimo al calcio fiorentino. Il primo di questi calci piazzati regala il vantaggio al Cuniggiu. Ma sul 2 a 1 lo Zenit ha il merito di crederci e dopo poco arriva il pareggio. Tiro dal limite dell'area, deviazione di Marco, ribattuta dell'attacante avversario che insacca a porta sguarnita: forse solo tanta sfortuna. 
Il primo tempo sembra avviarsi verso un clamoroso pareggio, ma prima Ivan e poi Giampiero, siglano un uno due mortale per lo Zenit, che da quel momento in poi scompare dalla scena.

Nell'immagine, Giampiero, qui in versione Visitor, cancella ogni speranza avversaria

Il secondo tempo è tutta un'altra musica; dopo un minuto arriva il 5 a 2 di Ivan, che appena 30 secondi più tardi rischia addirittura il pokerissimo dopo aver rubato palla agli avversari durante la battuta a centrocampo.
Pokerissimo che arriva comunque su punizione al decimo.
Gli avversari non ci stanno e un bimbo in versione Harvey Dent sventa ogni loro velleità (da ricordare soprattutto  1 parata in uscita, strepitosa). Entra the Lawier Fasciolo per Micky, sempre più che positive le prove del nostro maestro zen della difesa, mentre il guizzante Delfino rileva un acciaccato Fede Costantino, l'Imperatore della Sacra Cuniggia Fascia. Il Lamos passa sulla fascia sinistra  (la Sacra Cuniggiu Fascia d'Oriente), Daniele si impossessa ancora una volta della fascia destra (la Sacra Cuniggiu Fascia d'Occidente).

Il settore di campo coperto da Costantino aumenta di martedì in martedì

La settima rete è quantomai gradita; gustiamola sulle note di "VaiLamos".



Il terreno è particolarmente umido, Mark ne risente, e nascono  momenti di pura ilarità: molto più spassosi della mancata autorete tentata nel primo tempo senza successo da lui e Micky. La palla sguscia dalle mani del nostro portiere che prontamente la recupera poco oltre l'area di rigore, sgambettando alla strenua di beep beep.

Mark Mark

L'ottavo gol è figlio di un'azione interminabile nell'area avversaria: protagonisti sono stati il Lamos e Ivan. Un fraseggio continuo e insensato porta palla a  Ivan che sul limite destro dell'area di rigore, dopo aver ricevuto un'inestimabile pillola di saggezza dall'Illuminato dell'area di rigore,

" A giro, sul secondo palo"

sigla la sua sesta rete personale.


Chapeau

Il terzo gol avversario era giunto qualche minuto prima su calcio di rigore: Marco aveva intuito, ma la vastità delle porte difficilemente può regalare soddisfazioni in questi frangenti.

Max Giulianelli 55

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